Parola ad Enzo

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Enzo ha raggiunto un obiettivo importante quest’anno: si è classificato primo nella sua categoria nel circuito del Piede D’oro.

Abbiamo chiesto a lui di condividere con noi questa sua esperienza di corsa ed impegno durata per tutta la stagione del 2016.
Ecco i suoi pensieri. Bravo Enzino!

“Finalmente dopo anni di piazzamenti ho finalmente vinto il PDO 2016. Non è stato l’anno migliore dal punto di vista delle prestazioni, ma è stato l’anno delle gare corse con saggezza ed esperienza. L’anno della regolarità, regolarità che mi ha portato a vincere 26 gare su 26, sfruttando tutti gli anni di circuito del PDO che ti porta a conoscere ogni angolo della provincia. Sentieri, boschi, campagne, borghi, piazze e piazzette e naturalmente gli avversari. Il 2016 è incominciato con il rammarico di aver perso per 70 punti, con una gara in meno, il PDO 2015, ma con la gioia di ricominciare e di rivedere tanti compagni, prima, durante e dopo la corsa ed è terminato con la premiazione nella magnifica sala consigliare dei giardini estensi di Varese. Una premiazione importante, imponente, e sempre più coinvolgente. E tra l’inizio e la fine il ritmo costante delle gare, toste e impegnative che fanno del PDO qualcosa di inimitabile ed emozionante. Il regolamento non dà molto spazio ad altre manifestazioni, ma sono fiducioso nel nuovo direttivo, ma in fondo è anche giusto dare merito ad un circuito che nel corso dell’anno è frequentato da chi è assiduo e da chi non lo è perché il podismo del varesotto ha bisogno del PDO, e il PDO ha bisogno delle società del varesotto. Ho fatto periodi a cercare altre esperienze, come è umano fare, ma sono tornato a correre il PDO soprattutto perché la nostra provincia è tra le zone più belle del mondo. 

Buon PDO e non a tutti.”

Enzo