Eccoli, i nostri atleti al Campaccio, la storica ed illustre campestre giunta alla sua 60ma edizione!
Vi riportiamo qualche stralcio della storia di questa manifestazione, scritta da Ennio Buongiovanni e che trovate integralmente qui
Se dici “fiducia” pensi alla Galbani (almeno fino allo scandalo del 2008…); se dici “basta la parola” pensi alla Falqui; se dici “contro il logorio della vita moderna” pensi al Cynare così, anchese gli slogan pubblicitari di questo tipo sono molteplici, se dici cross pensi al Campaccio.Sì, perché ormai anche la corsa di San Giorgio su Legnano, inclusa a pieno diritto nell’esclusivo circuito internazionale Permit, con la sua lunga e gloriosa storia è indiscutibilmente diventata sinonimo di cross.
i consiglieri della Sangiorgese – una polisportiva che affonda le radici nel 1908 – in una sera sul finire del ’56, in pura rivalità con la contigua San Vittore Olona dove dal 1933 si teneva già la famosa “Cinque Mulini”, decisero di dotare il paese di un proprio cross con l’intesa di trovare al più presto un percorso adatto al caso.
Tra i consiglieri c’era Ezio Lombardi, un agricoltore del posto. Lombardi offrì la disponibilità di un suo campo proprio lì a ridosso del paese. A quel tempo i campi erano ancora tanti…
Come chiamarlo quel loro primo cross se non col nome stesso di quel campo detto “Campasc” che nel dialetto locale vuol dire appunto campo squinternato, accidentato. Non dovevano passare molte altre sere da quella della riunione tenuta sul finire del ’56 per vedere al via la prima edizione. Era il 10 marzo 1957.
I concorrenti furono venticinque; il percorso misurava 5,5 chilometri; il vincitore fu il ventenne bresciano Franco Volpi.
Si può affermare che se fino alla metà degli anni ’60 si può parlare del meglio dell’atletismo italiano presente al “Campaccio”, dal ’65, con la vittoria dello jugoslavo Nedo Farcic (si ripeterà nel ’69) prende a far parte della corsa prima il meglio dell’atletismo europeo e poi di quello mondiale. Tra i tanti atleti italiani, che abbiano vinto o no, si possono ricordare Antonio Ambu, Alfredo Rizzo, Francesco Bianchi, Giuseppe Cindolo, Giuseppe Ardizzone, Franco Arese, Luigi Zarcone, Franco Fava, Venanzio Ortis, Gelindo Bordin, Gianni Demadonna, Francesco Panetta, Stefano Mei, Alberto Cova, Umberto Pusterla, Vincenzo Modica, Stefano Baldini.
Come si ricorda il nostro Enzo, era il 6 Gennaio del 1996, andò a vedere Paul Tergat al Campaccio. Nevicava. Chiese a Gigliotti ed Arcelli se ci fosse qualche promessa italiana presente da poter veder correre. Gli risposero “Oggi corre un certo Baldini su cui puntiamo molto”. Fece una gara strepitosa.
Ecco i risultati dei nostri atleti che hanno preso parte al prestigioso Campaccio:
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