Il Battesimo della Maratona (di R.Comolli)

La maratona, ormai si sa, lascia segni indelebili in chi la affronta. Per chi la affronta poi per la prima volta, i segni sono ancora molto più marcati e ti lasciano ricordi ed emozioni particolari. E così è stato anche per il nostro ComollOne che ha deciso di regalarci le sue sensazioni in questo articolo. Buona Lettura !

Il Battesimo della Maratona – (di R.Comolli)

03/11/2019 – Oggi è stato un grande giorno, la mia prima Maratona!

Alla partenza ero emozionato, determinato, ma anche tranquillo avendo preparato bene ogni dettaglio (attrezzatura, allenamento, tracciato gara, etc).

Il ritrovo con i compagni della 7 Laghi era fissato alle ore 6:45 all’imbarcadero di Laveno.

Arrivati a Intra ci spostiamo velocemente in auto fino alla partenza di Pallanza ed un batter d’occhio mi trovo in griglia per la partenza, sotto una pioggerellina autunnale piuttosto insistente e fredda.

La gara parte e trovo subito il ritmo giusto sul passo di 5.30/Km, corro tranquillo e rilassato fino al traguardo della mezza a

Stresa, e qui finalmente troviamo un po’ di spettatori che ci incitano (per lo più turisti francesi).

La gara procede bene, fisicamente tutto ok, ma al 29 km comincio a sentire un lieve calo di energia, che cerco di arginare con gel e viveri. In un attimo mi trovo al 36° km con una stanchezza crescente ma con un voglia matta di terminare (in allenamento non ero mai andato oltre i 35 km). A questo punto mi dico, ok adesso la chiudo!

La concentrazione sale al massimo e cerco di curare ogni dettaglio della corsa per evitare sprechi energetici, visto il vento freddo che soffiava dal fondo Toce; non c’era da scherzare!

Al 39° km faccio l’ultimo rifornimento e a questo punto cominciano dei leggeri crampi, penso dovuti al freddo, la gamba c’era ma non potevo spingere come avrei voluto. Stringo i denti e una volta entrato a Pallanza la stanchezza scende e cresce sempre più la voglia di arrivare al traguardo.

Agli ultimi 200 mt mi ritrovo fianco a fianco con un runner francese che sprizzava di gioia per l’impresa ormai a portata di mano e qui decido di fare lo sprint finale! Sorpasso tutti e vedendo l’arco dell’arrivo provo un’emozione grande, una gioia che mi portava quasi a piangere dalla felicità!

La gara termina ed è finalmente il momento di ritirare l’agognata medaglia e fare le prime foto all’arrivo da mandare a casa e agli amici che mi hanno sostenuto in questa impresa!

Per quanto riguarda i ringraziamenti, voglio sicuramente ricordare Mario ed Ennio per i preziosi consigli, gli utilissimi allenamenti fatti insieme e tutti i compagni della 7 laghi, i colleghi di lavoro che mi hanno sostenuto e la mia famiglia che ha sempre creduto in me!

Alla prossima avventura e Forza 7 Laghi!